#DistantiMaUniti
Intervista di Filippo Di Mauro a Roberta De Nisi, Presidente e Istruttore dell’UST
Abbiamo intervistato Roberta De Nisi, la presidente dell’Unione Scacchistica Trentina, l’associazione che organizza il corso di scacchi alle De Gaspari. Questo è quanto ci ha raccontato.
Per colpa del coronavirus non ci si può trovare al circolo, ma grazie al sito lichess.org i soci dell’UST riescono a giocare insieme, grandi e piccoli, nonostante la distanza, e abbiamo la possibilità di vedere persone che non si presentavano al circolo per vari impegni.
Come Direttivo ci siamo trovati e abbiamo deciso di fermare i corsi e riprenderli il più presto possibile. Intanto si cercano di fare più lezioni possibili su zoom o meet per le analisi partite o per le preparazioni per i tornei tematici.
Un altro risvolto positivo è che si sta giocando di più a scacchi e si stanno scoprendo nuove abilità dei giovani soci, tra cui organizzare tornei sulla piattaforma lichess in autonomia.
Purtroppo i tornei a tempo lungo non si possono fare, al massimo la lunghezza di un partita è di 30 minuti. C’è la possibilità di giocare per corrispondenza, in più non bisogna scrivere partite. Quello che manca di più della partita dal vivo è la possibilità di stringere la mano e di percepire la relazione umana durante il gioco/spiegazione.
Le lezioni online sono una nuova esperienza, è stato bello vivere questa nuova modalità di insegnamento, anche dopo la quarantena probabilmente si continuerà con le lezioni online.
Lichess ci dà la possibilità di giocare con persone di tutto il mondo, ad esempio con Andrea che adesso vive in America e si possono fare simultanee e tornei molto importanti.
Noi come istruttori stiamo scoprendo meglio quali sono gli allievi veramente interessati e quelli che lo sono meno.
Il gruppo UST è comunque molto unito nonostante la distanza.
Intervista di Federico Bertoldi ad Andrea La Manna, FM e Istruttore storico dell’UST
Gli scacchi al tempo del COVID-19
L’ emergenza COVID-19 ha cambiato molto la nostra vita sotto tutti i punti di vista; a scuola, nel lavoro, nei rapporti tra le persone e nello sport. Proprio dello sport vorremmo parlare in questa intervista, ed in particolare degli scacchi. Per farlo ho deciso di intervistare un personaggio noto in questo ambito perché è un maestro Fide, e soprattutto perché è stato anche un mio maestro, il trentaseienne Andrea La Manna.
“Ciao Andrea come va?” Andrea:” Bene grazie e tu”
“Bene, ti vorrei intervistare per parlare un po’ di scacchi…” ”Certo possiamo partire.”
”Ok. Dove ti trovi in questo momento?” “Sono in America. A New York”
“Com’è la situazione li?”
”Non molto bella ci sono state tate persone che si sono ammalate e tante che hanno perso il lavoro.”
” E che lavoro fai in America?”
“Lavoro per una compagnia americana che si chiama Chess NYC ed insegno scacchi nelle scuole, come facevo anche a Trento, però i numeri qui sono più importanti e ci sono molte compagnie come la mia.”
” Parlamene un po’.”
“Allora… avevo deciso di venire in America per crescere professionalmente, avevo già preso dei contatti con una compagnia che insegna scacchi, ma non mi hanno assunto. Così mi sono guardato un po’ attorno e ho conosciuto il mio attuale capo che ha deciso di farmi da sponsor per assumermi. La procedura però richiede molto tempo, infatti sono tre anni che attendo che si concluda.
” Come mai è così lunga?”
“ Perché qui se un imprenditore vuole assumere una persona che non è americana deve dimostrare che questa persona sia effettivamente necessaria alla sua impresa, che sia specializzata in quel campo e che la sua professionalità non la si ritrova in altri. Tutto questo lo si fa tramite avvocati.”
“ Ok…interessante….passiamo agli scacchi….”
“ Ok…allora in segno scacchi nelle scuole …”
“ Ma tu usi lichess ?”
“Si. Ai ragazzi facciamo aprire un loro account in modo da poter giocare durante le lezioni e ora usiamo zoom per fare lezione e abbiamo creato delle classi apposta per loro, la cosa bella è che a differenza di quando sei in presenza e qualcuno disturba, con questa applicazione puoi silenziare chi dà fastidio. La mia compagnia si è attivata subito per trovare diversi modi di insegnamento vista la situazione tant’è che sta creando un’altra piattaforma da utilizzare. L’utilizzo di lichess è interessante perché subito dopo aver finito una partita puoi analizzarla immediatamente.”
” Com’è cambiato il tuo modo di lavorare ora che si è in emergenza?”
” Il cambiamento lo risento per il fatto che non devo più spostarmi da casa per fare lezione, ho risparmiato per questo, però manca il contatto, la possibilità di uscire con gli amici e coltivare i propri interessi, al di fuori del lavoro. A me piace andare al parco e a giocare a calcio 5, correre, insomma tutti gli sport in generale e una mia passione è anche la musica lirica. Sono una persona dinamica, mi piace avere tutto sotto controllo anche se a volte sono un po’ lunatico.”
“In questo momento usi lichess anche per svago?”
“Diciamo che lo uso il 90% per lavoro, oltre ad insegnare nelle scuole, avendo aperto un lichess coach profile, promuovo la mia professionalità e vengo contattato anche per lezioni private che vengono pagate molto bene; il restante 10% lo uso per svago. Infatti ho creato alcune simultanee. Usare lichess porta ad una crescita, perché si può giocare con giocatori che provengono da ogni parte del mondo. Ora questa piattaforma è molto sfruttata, infatti se prima contava circa 40.000 iscritti, adesso sono quasi raddoppiati.”
“Quanto è sicuro usare lichess , nel senso se si può barare e se si può essere scoperti?”
” Lichess è piuttosto sicuro in termine di prevenzione anticheating – non solo si possono segnalare utenti o partite sospette, ma c’è anche un intero team appositamente dedicato e che affronta il problema quotidianamente.
” Secondo te si potrebbe organizzare un torneo tipo i nazionali di scacchi in modo virtuale su lichess, e quanto sarebbe veritiero?”
Andrea:” L’online è diverso dal gioco reale per diversi motivi: al netto della qualità delle connessioni, della velocità di mouse, e della bidimesionalità della scacchiera, la possibilità di influenzare una partita è troppo alta. Non solo con i motori: immagina un genitore che suggerisce la mossa giusta al momento opportuno. E questi sono solo alcuni tra i fattori che potrebbero indirizzare una partita diversamente da come andrebbe se giocata live. Avere una persona davanti, comunicare attraverso il body language, (linguaggio del corpo) anche bluffare, sono cose che dietro a uno schermo diventano irrealizzabili. Ciò detto, avere campionati online è una gran cosa – ma devono rimanere separati dal gioco a tavolino.”
Ringrazio Andrea per essersi reso disponibile a fare questa intervista. Io credo che in questo periodo in cui tutti eravamo chiusi in casa e non potevamo più svolgere le nostre solite attività l’utilizzo di lichess ci abbia un po’ riavvicinato, facendomi fare i tornei con i miei amici e poter parlare con loro tramite la chat, questo mi ha fatto passare dei bei momenti di svago, anche se quando perdevo mi arrabbiavo un pochino. E ora, buon gioco a tutti!
Federico Bertoldi